Arcipelago Vacanze

Consigli di non-lettura estivi

E anche per Miss Chorrì è giunto il momento delle agognate vacanze. A onor del vero sto ancora lavorando, godendomi  con pochi altri sventurati esseri umani questo infernale caldo sahariano e gli ultimi interminabili giorni di lavoro. Quelli a cui arrivi trascinandoti sui gomiti e che nonostante speri passino velocemente sono lenti come le attese dal medico.

Quest’anno mi confronterò con un viaggio inusuale rispetto alle classiche mete marine: facendomi beffe del terrorismo, dei roghi e della Brexit fra qualche giorno mi recherò in Inghilterra. Non ci andrò da sola, accanto a me ci sarà il fedele Regista e un gruppo di amici, con i quali partiremo per un viaggio mistico naturalistico in Scozia. Attraverseremo le Highlands cantando Lorena McKennit, bivaccheremo nella natura osservando la fauna locale, che da un anticipo che mi sono concessa su Google sembra simpatica e dotata di molto pelo.

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Visiteremo castelli, ci recheremo al lago di Lochness come tutti i turisti, suoneremo le cornamuse e compreremo dei kilt come souvenir. Sono decisamente entusiasta di questo viaggio,  fuggire dal caldo che attanaglia la bella Penisola e confrontarmi con temperature decisamente inferiori è già motivo di gaudio. Inoltre in controtendenza  con il fenomeno  dei “lettori estivi” probabilmente avrò poco tempo per leggere visto che sarò impegnata a sopravvivere in mezzo alle brughiere con una tenda della Decathlon. Cosa di cui sono contenta.

In questi giorni infatti ho avuto molto di riflettere su come non solo per la musica, anche per la lettura, l’estate si presti ai tormentoni estivi. Consigli di lettura, playlist di lettura, “quest’estate leggerò 241341 libri”, insomma chi più ne ha più ne metta. Come se aumentare il numero di libri o bearsi dello status di lettore in spiaggia determinasse un’elevazione  del soggetto dal popolo che invece in spiaggia gioca ai racchettoni.

Io sono dell’idea che le vacanze corrispondano un po’ al Carnevale. È l’unico momento dell’anno in cui a fronte di un lavoro che occupa praticamente il 90% del tempo delle nostre vite, possiamo disporre delle nostre giornate nel modo in cui lo riteniamo opportuno.

C’è chi mangia, chi gioca ai racchettoni, chi fa le parole crociate, chi legge, chi ascolta la musica, chi fa sport, chi tutte queste cose insieme. L’errore, il classico errore borghese all’italiana, è quello di rendere snob un’attività, il leggere, che è tutto fuorché speciale. Anzi è una delle prime cose che impariamo. E quindi si aprono le porte ai consigli di lettura estivi, alle liste di quindici/venti libri letti in due ore e un quarto in spiaggia, in una specie di maratona inutile dalla quale quest’anno mi tolgo con piacere.

Ho deciso infatti di leggere il meno possibile durante le mie vacanze, di godermi il mio compagno, la natura, gli amici e di non isolarmi come faccio molto spesso con in mano un libro.

Mi porterò certamente qualcosa da leggere prima di addormentarmi, ma  che resti soave leggero e poco impattante. Niente rapimenti alla Celine o sindromi di Stendhal autistiche. Quelli li tengo per i miei tragitti in metropolitana, per le pause pranzo in solitudine o per i week end milanesi novembrini.

Ebbra di questa libertà, consiglio anche a voi, o mio pugno di lettori, di chiudere i libri e stare con la vostra famiglia, giocare con i vostri figli, conoscere persone nuove, simpatizzare con il vicino di ombrellone, parlare con gli anziani,  fare l’amore. Chiudere il mondo cartaceo per aprirsi a quello reale, almeno d’estate, quando tutto sembra più bello.

Forse.

 

4 pensieri riguardo “Arcipelago Vacanze”

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