Se avrò mai l’ardire di invecchiare e diventare anziana, so già che sarò piena di rancore nei confronti di tutti. È un pensiero che ho realizzato pochi giorni fa, quando nel pieno di una crisi di misantropia in metropolitana, ho odiato profondamente tutti i presenti, esclusa la sottoscritta. Mi infastidiscono troppe cose, situazioni, maleducazioni, per pensare che la situazione non peggiorerà in futuro e non mi trasformerò prima in una donna sulla cinquantina logorroica e dopo in un’anziana un po’ curva con una barba ispida e qualche baffo.
È noto infatti che in una donna dopo la menopausa i livelli di estrogeni calino in favore del testosterone e quindi non solo la biologia è stata bara con il gentil sesso nella sua età fertile, regalandogli cellulite, problemi mestruali, sbalzi umorali e compagnia bella, ma la trasforma poi negli anni in una versione ingentilita dello yeti, in un’età in cui bellezza e tonicità sono già sfioriti da tempo.
Vorrei comunque stendere una lista degli atteggiamenti che più mi infastidiscono delle persone e del loro modo di vivere gli ambienti pubblici che subisco quotidianamente e che sono indice di un basso livello di educazione e senso civico, chiedendovi di contribuire a questo piccolo compendio del fastidio con quello che reputate manchi a questa preziosa lista.
- Quelli che buttano i mozziconi di sigaretta a terra dopo aver fumato.
- Quelli che con qualche scusa, o anche senza scusa, sorpassano le file.
- Quelli che dal medico ti dicono, “Posso passare avanti, devo solo fare una ricetta” e poi stanno 45minuti ad occupare il medico raccontandogli dei loro calli e duroni plantari.
- Quelli che in metro hanno lo zainetto, nonostante si stia stipati in 150 in 10mq, e non solo non se lo tolgono dalle spalle ma si girano scattando a destra e manca sfoderandoti sciabolate sulla faccia.
- Quelli che sui mezzi pubblici a gran voce parlano di dettagli scabrosi della loro vita, visite mediche, risultati di esami, liti con i fidanzati, separazioni, ristrutturazioni di case e altro ancora.
- Quelli che se ti urtano o pestano i piedi non ti chiedono scusa.
- Quelli che non fanno sedere le donne incinte/anziane (o anziani) sui mezzi pubblici nonostante ce li abbiano di fronte.
- Le coppie che si scambiano effusioni spinte, ovunque esse si trovino.
- Quelli che non rallentano vicino alle strisce pedonali, anzi se vedono che provi ad attraversare accelerano per dissuaderti con la minaccia di un potenziale investimento.
- Quelli che rinunciano alle regole base dell’igiene per deliziare chi incontrano con effluvi poco edificanti.
- Quelli che hanno la Smart e la parcheggiano nei posti blu, dandoti l’illusione che il posto sia libero.
- Quelli che al cinema o a teatro non spengono il telefono.
- Quelli che ascoltano i messaggi vocali di fronte a tutti.
- Quelli che non raccolgono le deiezioni dei loro cani.
- Quelli che quando devi scendere alla tua fermata, non si spostano di un millimetro dalla loro posizione e devi fare la gimkana per scendere dal mezzo su cui ti trovi.
- Quelli che buttano i rifiuti a terra, in spiaggia, nel mare, ovunque si trovino.
- Quelli che all’autogrill o nei bagni pubblici lasciano situazioni imbarazzanti, non preoccupandosi che qualcuno dopo di loro, forse dovrà utilizzare quel bagno.
Mi rendo conto che il rancore nei confronti dei possessori di Smart non è politicamente corretto, ovviamente anche loro hanno il diritto di parcheggiare, ma comunque mi crea degli attriti interiori non da poco incontrare un parcheggio occupato da una Smart. La lista non prevede voci come: bambini rumorosi nei ristoranti, e altre piccole cose che mi infastidiscono ma che non rientrano, suppongo, all’interno di una questione di educazione o meno: a volte i figli, nonostante la buona educazione dei genitori, crescono un po’ come gli pare, e attraversano delle fasi difficili da piccoli Satana che spesso rientrano autonomamente.
Vi prego di deliziarmi con i vostri rancori personali, non fatemi sentire sola in questa situazione. Non so se questo momento di odio nei confronti del mondo è causata dalla lettura che mi sta dilettando in questo periodo. Per farmi più male di quanto il mondo già faccia, sto leggendo Finzioni di Borges. Non mi sono mai sentita all’altezza di leggere Borges, e lo sto affrontando solo ora, constatando che la percezione di non essere in grado di leggerlo è stata esatta e puntuale. Sento di avere per le mani del materiale incandescente, di una certa difficoltà e pieno di citazioni auliche e dottissime: questo non solo acutizza la percezione che io conosca ben poco dello scibile umano, ma mi fa sognare un mondo in cui tutto sia pennellato alla perfezione come nei suoi racconti.
Invece mi confronto quotidianamente con la mancanza di decoro del mondo, e anche mio, perché suvvia non sono esente dall’ aver volontariamente o meno agito in modo maleducato qualche volta. Io però come anticipato, pagherò questo dazio con la barba e i baffi da anziana, e scusatemi, non è poco.
Quelli che sputano per terra..gli ricaccerei dentro ciò che hanno espulso, mamma mia!
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Concordo! La gente che sputa è davvero inqualificabile!
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Aggiungo anche chi cammina in diagonale sul marciapiede tagliandoti la strada, è una cosa che ogni volta mi irrita!
E anche, sempre a tema “invasioni”, le persone che non hanno rispetto degli spazi altrui: tipo chi si mantiene ai pali della metro incurante del fatto che ti sta sbattendo il suo braccio contro il naso (io sono bassa), o chi parla agitando le braccia con veemenza e rischia di schiaffeggiare i suoi interlocutori.
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Anche io irritatissima da quelli che camminano in diagonale sul marciapiede o in alternativa da quelli che camminano super lenti e non riesci a sorpassarli perché si spostano da un lato all’altro. Sul tema invasioni sono completamente d’accordo, ci metterei anche quelli che non ti conoscono e ti abbracciano o baciano, ma quella non è maleducazione, forse più un’attitudine troppo espansiva per i miei gusti!
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Sei una principiante della misantropia. Troppo facile infastidirsi per i maleducati e non sopportare chi si comporta male: a me indispongono anche quelli che si comportano bene, gli educati, i silenziosi, i casti, i morigerati.
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Insomma hai raggiunto la fase Schopenhaueriana del: “l’esistenza umana deve essere un qualche tipo di errore”.
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Alla tua accurata disamina ci permettiamo di aggiungere due categorie umane per così dire sfuggenti: i conformisti (quelli che Eco chiamava gli “integrati” e che contrapponeva agli “apocalittici”) e i possessori di Smart che riescono a posizionare la loro auto nei parcheggi in fila indiana a 90° rispetto al resto delle auto (ma questa è forse anche invidia per una modalità di parcheggio “anarchica”). Ah, dimenticavamo, W la misantropia (leggasi snob, talvolta, è bello) !!!
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Forse dovremmo tutti comprarci una Smart e iniziare a parcheggiare a caso. Potrebbe essere un esercizio catartico. 🙂
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Che dire di quelli che vogliono salire sui mezzi pubblici subitissimo senza aspettare che chi deve scendere lo abbia fatto? Ho scritto qualcosa del genere alla fine del mio articolo “stare meglio”. Bacchettate sulle mani ci vorrebbero….. Sanzioni corporali!
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Concordo perfettamente!!!
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